Nel percorso di sviluppo personale e professionale, il ruolo del mentoring si distingue come una...
Valori e convinzioni
Nella mitologia greca Mentore era il saggio e fedele consigliere dell'eroe Ulisse. La dea Atena sotto le spoglie di Mentore, divenne custode e insegnante di Telemaco, mentre suo padre Ulisse era in viaggio. Ecco perché "essere mentore di qualcuno" ha finito per indicare una persona che
- (a) da consigli e pareri e
- (b) svolge funzioni di guida e di insegnante.
Il mentoring, specie in un contesto lavorativo, enfatizza sia l'aspetto informale del rapporto che si crea durante l'apprendimento e la performance, sia la funzione di controllo esercitata dall'insegnate.
Il mentore ha degli aspetti in comune sia con l'insegnante che con il coach, ma allo stesso tempo se ne discosta. L'insegnante dà delle istruzioni e il coach fornisce uno specifico feed back comportamentale, allo scopo di aiutare una persona ad apprendere o a crescere.
Nella loro qualità di consulenti o consiglieri, i mentori aiutano spesso le persone a definire, a chiarificare, o a rinforzare i valori e le convinzioni, ricorrendo di frequente al proprio stesso esempio.
I valori e le convinzioni forniscono il rinforzo che supporta o inibisce determinate capacità ed azioni. Sono chiaramente un elemento chiave del gioco interiore di una persona, ma stanno allo stesso tempo ad un livello diverso, di quello delle capacità cognitive.
I valori e le convinzioni sono connessi al perché venga intrapreso un determinato percorso e alle motivazioni più profonde che inducono le persone ad agire e perseverare.
I nostri valori e le nostre convinzioni trascendono pensieri e comportamenti specifici e servono ad incoraggiare, inibire o generalizzare, particolari strategie, piani e modi di pensare. Hanno a che vedere con il perché pensiamo quello che pensiamo e facciamo quello che facciamo. Per quale motivo, ad esempio, una persona dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di cambiare i propri pensieri e il proprio modo di agire? Il grado di motivazione di una persona determinerà quanto delle proprie risorse interiori sia disposta a mobilitare. La motivazione è ciò che stimola ed attiva il modo in cui le persone pensano e ciò che fanno in una determinata situazione.
Secondo il dizionario Webster i valori sono i "principi, le qualità o tutto ciò che che è intrinsecamente prezioso o desiderabile" Essendo associati con ciò che ha valore, con il significato ed il desiderio, rappresentano una risorsa primaria della motivazione interna del cliente.
Quando i clienti vedono che i propri valori vengono riconosciuti o che ci si allinea con essi, provano un senso di soddisfazione, di armonia, di rapport. Quando i loro valori non vengono riconosciuti né ci si armonizza con essi, si sentono spesso insoddisfatti, incongruenti, turbati.
Per aiutare un cliente ad esplorare i suoi personali valori, chiedetegli di prendere in considerazione le domande seguenti: "In generale qual'è la tua fonte di motivazione?" "Qual'è la cosa più importante per te?" "Che cosa ti stimola all'azione , o "ti spinge ad alzarti tutte le mattine?"
Alcune possibili risposte sono:
- Il successo
- L'approvazione
- La riconoscibilità
- Il senso di responsabilità
- Il piacere
- L'amore e la benevolenza
- La conquista
- La creatività
Valori del genere influenzano e governano enormemente gli obiettivi che i clienti definiscono o le scelte che compiono. Gli obiettivi che i clienti stabiliscono per loro stessi sono, infatti, espressione tangibile dei loro valori.
Un cliente che abbia l'obiettivo di "creare una squadra efficace", per esempio, avrà molto probabilmente tra i suoi valori quello di "lavorare insieme agli altri".
Una persona con l'obiettivo di "aumentare gli introiti" avrà con molta probabilità in grande considerazione il "successi finanziario".
Allo stesso modo chi ritiene che "la stabilità" sia un valore, definirà i suo obiettivi in funzione del conseguimento di una stabilità nella vita personale e professionale.
Questo tipo di persona punterà a risultati diversi rispetto ad una persona che considera che "la flessibilità" sia un valore, per fare un esempio. Una persona che considera la stabilità un valore si riterrà soddisfatta da un lavoro che sia ben retribuito e che implichi dei compiti specifici. Chi invece attribuisce alla flessibilità una grande importanza, d'altro canto, cercherà probabilmente una professione che preveda una varietà di incarichi ed un orario di lavoro flessibile.
I valori sono intimamente connessi alle convinzioni. Secondo il modello dei livelli neurologici, le convinzioni ed i valori si trovano allo stesso livello di apprendimento e di cambiamento. Insieme determinano la risposta alla domanda: "perchè?".
I valori sono caratterizzati da una forte sensazione di desiderabilità e di significato.
Le convinzioni sono strutture cognitiva che collegano i valori ed altri aspetti delle nostre esperienze. Sono essenzialmente giudizi e valutazioni che facciamo su di noi, sugli altri e sul mondo intorno a noi.
Secondo il modello dei livelli neurologici, affinchè strutture più profonde come i valori (che sono più astratti e soggettivi) raggiungano l'ambiente tangibile nella forma di comportamenti concreti, devono collegarsi a processi e capacità cognitive più specifiche attraverso le convinzioni.
Le convinzioni sono risposte a domande del tipo: "Come specificamente, definisci la qualità o ciò che abbia valore?" "Che cosa determina o crea questa qualità?" "Quali sono le conseguenze ed i risultati che derivano da ciò che abbia valore?" "Come sai, nello specifico, che un comportamento o un'esperienza sia in accordo con un determinato valore?
Affinché un determinato valore si concretizzi nella realtà, questo sistema di convinzioni, deve raggiungere un certo livello di specificazione. Perché un valore come quello della "Professionalità" si realizzi a livello comportamentale, per esempio, sarà necessario costruire delle convinzioni su ciò che è la professionalità (fornirne ciòé una precisa definizione); come si fa a sapere che si sta concretamente realizzando (le prove); quali ne sono le cause; e a che cosa porta (le conseguenze).
Queste convinzioni sono importanti come il valore stesso, per determinare il modo in cui agiranno le persone.
Quanto sopra espresso è fedelmente estratto dal libro di Robert Dilts, "Il Manuale del Coach"
Va precisato che Robert DIlts, studioso, autore, e consulente di PNL fin dalla sua fondazione, ha messo a punto una sua particolare metodologia in cui diverse figure come Guide, Caretaker, Coach, Mentori, Insegnati, Sponsor si muovono tutti prendendo in considerazione i livelli neurologici del cambiamento, occupandosi ognuno di un ambito specifico o ricoprendo diversi ruoli, ma tenendo sempre presente questo interessante, innovativo ed efficace costrutto.
Ha messo a punto anche una serie di strumenti, che agiscono per "rotture di schemi di linguaggio" e pertanto di comportamenti.
Il mondo delle relazioni d'aiuto è davvero ampio ed affascinante. Quello che sto cercando di fare, con questo blog, è darvi assaggi di argomenti molto complessi come complesso è l'umano ed il suo funzionamento.
Per chi vuole approfondire
- Robert Dilts, "Il Manuale del Coach"
- R, DIlts, "Il potere delle parole e della PNL"
- Dilts, Grinder, Bandler, DeLozier "Programmazione Neuro Linguistica"