Blog

I traumi invisibili

Scritto da Rosa M. Mariani | 28-ott-2024 11.18.25

I traumi invisibili sono un fenomeno sempre più discusso nell’ambito della psicologia e della salute mentale. Si tratta di esperienze dolorose, spesso vissute durante l’infanzia o l’adolescenza, che lasciano cicatrici emotive profonde, pur non manifestandosi sempre attraverso segni esteriori evidenti.

Diversamente dai traumi “visibili”, come quelli derivanti da eventi violenti, abusi fisici o disastri naturali, i traumi invisibili nascono da situazioni più sottili e subdole: mancanza di affetto, trascuratezza, invalidazione emotiva, e dinamiche familiari disfunzionali.

 

Cosa sono i traumi invisibili?

 

I traumi invisibili vengono definiti “invisibili” perché spesso passano inosservati o vengono minimizzati da chi li vive e da chi lo circonda. La mancanza di eventi traumatici estremi porta chi ne soffre a non riconoscere il proprio dolore come un “vero trauma”. Tuttavia, queste esperienze possono avere un impatto significativo sullo sviluppo psicologico ed emotivo dell’individuo, influenzando le relazioni, l’autostima e la salute mentale nel lungo termine.

 

Tra i traumi invisibili più comuni possiamo includere:

 

  • L’invalidazione emotiva: vivere in un ambiente dove le emozioni non vengono riconosciute o accolte. Ad esempio, un bambino che esprime tristezza o rabbia può sentirsi dire che sta esagerando o che dovrebbe “smettere di piangere” e mostrarsi più forte.
  • Trascuratezza affettiva: situazioni in cui i bisogni emotivi del bambino non vengono adeguatamente soddisfatti. Anche se può sembrare meno grave rispetto a un abuso fisico, la mancanza di cura e affetto può lasciare cicatrici profonde.
  • Aspettative irrealistiche e perfezionismo: quando un bambino viene costantemente spinto a raggiungere standard elevatissimi o viene fatto sentire inadeguato per i suoi errori, si sviluppa un senso di inadeguatezza cronico.
  • Conflitti familiari: vivere in un ambiente costantemente conflittuale, anche se non si è direttamente coinvolti nelle liti, può generare ansia e stress persistenti, influenzando la sicurezza e il benessere emotivo.

 

Perché i traumi invisibili sono dannosi?

 

Nonostante la loro “invisibilità”, i traumi emotivi sono altrettanto dannosi quanto quelli fisici. Uno dei principali problemi è che, essendo meno evidenti, è più difficile riconoscerli e affrontarli. Spesso, chi li vive finisce per sviluppare una serie di meccanismi di difesa per sopravvivere emotivamente. Questi possono includere la tendenza a evitare le emozioni (anestetizzandosi o reprimendole), il perfezionismo, o comportamenti di compiacenza per ottenere approvazione.

 

Queste esperienze possono portare a una varietà di conseguenze a lungo termine, tra cui:

 

  • Difficoltà nelle relazioni: la persona può trovare difficile costruire relazioni sane e può avere difficoltà ad aprirsi o a fidarsi degli altri.
  • Bassa autostima e senso di inadeguatezza: gli individui cresciuti in ambienti invalidanti o trascuranti possono sviluppare una percezione negativa di sé, credendo di non essere “abbastanza”.
  • Ansia e depressione: i traumi invisibili spesso alimentano disturbi psicologici che si manifestano in età adulta, poiché le emozioni represse e non elaborate si accumulano nel tempo.

 

Come riconoscere e affrontare i traumi invisibili?

 

Riconoscere un trauma invisibile richiede una profonda auto-riflessione e, spesso, un supporto professionale. Molte persone non si rendono conto di essere state esposte a queste esperienze traumatiche fino a quando non emergono problematiche emotive o comportamentali. È fondamentale imparare a convalidare le proprie emozioni e non sminuire la propria sofferenza, anche se non associata a esperienze traumatiche “classiche”.

 

Le terapie psicologiche, in particolare quelle orientate al trauma come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), possono essere efficaci. Queste aiutano a elaborare i ricordi dolorosi, a riconoscere e comprendere i propri schemi di pensiero, e a costruire un senso di identità e autostima più solido.

 

Conclusioni

 

I traumi invisibili sono un aspetto delicato ma centrale per comprendere l’esperienza emotiva di molte persone. Riconoscerne l’esistenza e l’impatto è il primo passo verso la guarigione, permettendo all’individuo di costruire una vita più equilibrata e soddisfacente. Cultivare la consapevolezza su questo argomento può aiutare chi soffre a non sentirsi più solo, comprendendo che anche le ferite non visibili meritano attenzione e rispetto.

Come sempre ci teniamo a precisare l'ambito del tema trattato nel rispetto delle diverse competenze professionali: questo è un campo di azione per la psicoterapia, un ambito di cura  e non  di l'empowerment.